CALABRIA

lunedì 7 gennaio 2013

LA PIETRA VERDE DI DELIANUOVA

Mostra "pietra verde" di Delianuova 



* Riportiamo un articolo sulla pietra verde di Delianuova,apparso sulla stampa,a firma di  Roberto Nunnari,alcuni anni addietro.

L'arte degli scalpellini

di Roberto Nunnari

La “pietra verde" di Delianuova in vetrina oggi su RAI3 alle 12,25 su "II Settimanale"del Tgr Calabria, in un reportage di Annarosa Macrì, che ripercorre, insieme con il presidente dell'associazione culturale "Aspromonte"  Raffaele Leuzzi, allo scultore Mimmo Papalia e a Domenico Marsico, ultimo discendente di una famiglia di scalpellini,la storia di questa speciale roccia estratta da un'antica cava in contrada "Cotripa".Utilizzata, a partire dalla seconda metà del XVIII secolo per la realizzazione di portali,balconi e fontane, la pietra verde di Delianuova, è conosciuta sin dall'epoca degli insediamenti di monasteri basiliani nella Calabria meridionale e si deve agli scalpellini di scuola siciliana che nei secoli scorsi si trasferirono nel villaggio aspromontano, l'impiego come elemento decorativo e architettonico negli edifici di maggior pregio e nelle chiese.Decine di portali, fioriere, maschere apotropai-che e realizzazioni negli edifici sacri, come le scalinate della chiesa di San Nicola o di piazza Leuzzi,sono ancora oggi la testimonianza di un patrimonio storico-artistico di notevole valore che rappresenta il vero"tesoro" di Delianuova.In coincidenza con la trasmissione della Rai, il sindaco Domenico Licastro, annuncia che nel prossimo consiglio comunale proporrà di dare a Delianuova il titolo di "Città della pietra verde", proprio a sottolineare la unicità in natura e la particolarità della pietra che ha caratteristiche simili a quelle del marmo e che per molto tempo è stata dimenticata.Documenti storici confermano invece che gli scalpellini del passato ricevevano molto commesse e che se ne faceva anche un gran commercio. Il capostipite degli scalpellini e che ha lasciato una grande impronta nell'arte della lavorazione della pietra verde proveniva da Messina e si stabilì a Delianuova nel 1790. Si chiamava Vincenzo Marsico,e i suoi discendenti vivono ancora nella città aspromontana, continuando quel lavoro prezioso e ormai quasi scomparso degli scalpellini.Sul tesoro di Delianuova, da poco è stato pubblicato un libro, "Pietra Verde", di Pepé Carbone e Daniela Gemelli, editore Nuove edizioni Barbaro di Caterina Di Pietro, che in cento coloratissime pagine sono riusciti a condensare quanto di più bello, in pietra verde,il visitatore può scoprire nel villaggio aspromontano, accompagnato da notizie storiche sugli artisti del luogo e sulle loro opere.A Delianuova si tenta il rilancio della pietra verde, intanto, con la riutilizzazione della cava, chiusa ormai dal 1933 dal ministero dei Beni ambientali, concedendo comunque l'estrazione in tunnel, cosa che finora non è mai stata tentata.Per la valorizzazione delle opere esistenti l'associazione culturale "Aspromonte", che nei mesi scorsi ha organizzato una mostra di manufatti antichi e più recenti di pietra verde, propone una Scuola d'artigianato che riprenda il lavoro di quegli scalpellini e artisti, che a partire dal 1600 con i lavori nel convento basiliano di contrada Santa Marina, e forse anche prima, hanno creato vere e proprie opere d'arte nei palazzi privati,negli edifici pubblici e nelle chiese di tutto il territorio.

"PIETRA VERDE - Delianuova tra portali,balconi e fontane"
di Pepè CARBONE e  Daniela GEMELLI