CALABRIA

martedì 16 marzo 2021

DELIANUOVA. BIVIO BRANDANO




E' l'incrocio tra la strada statale che porta a Delianuova e quella per Gambarie d'Aspromonte, località turistica. Illuminato a festa. Noto anche come il " Bivio della morte"

In questo sito, infatti, il 21 maggio 1971 Domenico IETTO, imprenditore edile deliese, viene mortalmente ferito durante un tentativo di sequestro di persona. IETTO ,che viaggiava in compagnia del fratello, con una macchina "Volkswagen", quando viene fermato, all'altezza del Bivio di Brandano, tenta di sfuggire ai rapitori, forzando il posto di blocco, ma i sequestratori aprono subito il fuoco con le pistole in loro possesso ferendolo mortalmente. Gli aggressori si  avvicinano, quindi, alla Volkswagen e tentano di portare via Domenico Ietto. Quest'ultimo li dissuade dicendo con voce molto bassa: « Sto morendo, non mi rapite perchè sarei per voi più un peso che altro ». Poiché anche il fratello di IETTO simula di essere stato ferito, i banditi si  allontanano. Dopo essere stato ricoverato all'Ospedale di Oppido Mamertina, viene trasferito in un Ospedale romano dove morirà dopo quasi due mesi per le ferite riportate. Quella dei IETTO è una nota famiglia di costruttori del Reggino. 
Non è la prima volta che i banditi tentano di rapirne uno dei componenti: un anno prima , il fratello di Domenico, Vittorio mentre tornava a Delianuova trovò un gruppo di uomini armati che avrebbe voluto rapirlo. Vittorio IETTO accelerò l'andatura ed i banditi lo lasciarono passare: nessuno di loro sparó. L'Impresa edile IETTO, che dava lavoro a parecchie persone del luogo, trasferirà la sua attività a Roma.




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