CALABRIA

giovedì 31 dicembre 2020


domenica 6 dicembre 2020

DELIANUOVA. VIA ROMA (vecchia foto)



Via Roma in una foto degli anni '50. Sulla sinistra si nota l'ala di Palazzo Soffrè poi demolita per costruire il Cinema Teatro " Italia". 

mercoledì 11 novembre 2020

DELIANUOVA. UFFICIO POSTALE


 

giovedì 22 ottobre 2020

 

F. Zagari, Il monastero di Santa Marina a Delianuova (RC)


Santa Marina è uno dei primi monasteri italo-greci ad essere stato oggetto di scavi archeologici. Si suppone che sia stato un monastero dipendente (metochion) ed è probabilmente menzionato nelle fonti scritte della metà dell’XI secolo. I suoi resti si trovano sulla sommità di una collina che sovrasta il villaggio (chorion) di Pedavoli nell’attuale Comune di Delianuova (RC).
Gli edifici portati alla luce sono: una chiesa nella parte orientale della collina; una probabile torre – o campanile – sul lato meridionale della facciata; un lungo e stretto edificio che chiude il versante meridionale. Al centro della sommità collinare c’era una sorta di chiostro o di cortile interno che sembra essere stato usato per attività domestiche e produttive. Le celle monastiche (grotte o capanne realizzate con materiale deperibile) dovevano essere collocate al di fuori del nucleo centrale.
Gli affreschi della cupola e la pianta suggeriscono per la chiesa una datazione immediatamente dopo la Riconquista bizantina del Sud Italia sotto l’imperatore Basilio I. I dati archeologici e la datazione al radiocarbonio ci consentono di datare l’edificio sul lato meridionale alla seconda metà del XIII secolo.
 

domenica 27 settembre 2020

DELIANUOVA . "LO ZECCHINO DELIESE ".






All'inizio degli anni '70 un gruppo di giovani deliesi organizzò lo "Zecchino Deliese" - manifestazione canora, della durata di tre giorni, dedicata ai bambini - che registrò varie edizioni e che si tenne presso il " Cinema Teatro Italia ". Il presentatore e l'animatore della manifestazione era Pippo Leuzzi che nella foto, fatta in occasione della II edizione, viene ritratto assieme a tutti gli altri organizzatori e simpatizzanti della manifestazione. Da sinistra si riconoscono: a terra, Nicola Dito, Giosuè Timpano, Saverio Dito, Tota Cataldo, Bruno Papalia; al centro : Angelo Federico, Pippo Leuzzi, Romolo Greco, Pasquale Palumbo, Franco Gangemi, Pina Cataldo, Pasquale Leuzzi; ultima fila: Carmelo Federico, Pino Marsico, Pino Perrone, Pino Corigliano, Pasquale Clemente (seminascosto).

sabato 5 settembre 2020

DELIANUOVA . CHIESA MADONNA ASSUNTA ( Vecchia foto).


 

Chiesa di Maria S.S.Assunta

La chiesa dell'Assunta, ricostruita dopo il terremoto del 1895, in unica navata si apre con il monumentale portone in legno realizzato da una famiglia locali di artigiani nel 1912. Nel legno di castagno intagliato sono rappresentate scene di vita della madonna, a testimonianza del culto mariano vivo nella comunità deliese. Nella prima cappella, subito dopo l’ingresso, è possibile ammirare una pregevole statua in marmo bianco, raffigurante la Vergine Maria. Nella stessa cappella, si segnalano due dipinti: una tempera su tela, di Raffaele Angelo Musitano, del 1854, raffigurante San Luigi Gonzaga, il secondo, raffigurante San Francesco Saverio del 1906, dello stesso autore calabrese. Nella seconda cappella che ospita invece la macchina processionale utilizzata per la processione del 15 agosto, è presente un confessionale del XIX secolo in legno, mentre nella cappella di fronte vi è la statua di Santa Domenica, risalente al 1909. Nella terza cappella, una statua di San Rocco del 1894, opera di Raffaele Angelo Musitano, in legno scolpito e dipinto. Nella quarta cappella, che conclude idealmente la visita, un altare in marmo bianco sormontato con dipinto olio su tela di Sant’Antonio di Padova, datati 1931 - 1936 ed una statua dello stesso santo patavino.

mercoledì 2 settembre 2020

DELIANUOVA . Vecchia foto . FONTANA "BUZZURRA".


 

lunedì 17 agosto 2020

DELIANUOVA. FONTANA LOCALITA' "CARMELIA".



 

                                           

mercoledì 5 agosto 2020

P E D A V O L I


mercoledì 22 luglio 2020

DELIANUOVA. PIAZZA LEUZZI



Piazza Leuzzi

lunedì 13 luglio 2020

IL FAMOSO " MURETTO " DI DELIANUOVA.




Il "muretto"  di Delianuova 



Nella località turistica di Alassio (Liguria) esiste un "muretto" divenuto nel tempo luogo d'incontro tra i giovani e reso celebre dalle frequentazioni anche di artisti famosi. Anche Delianuova vanta la presenza di un "muretto", costituito da una serie di parapetti stradali posti quale delimitazione viaria. Da sempre punto d'incontro dei giovani deliesi e osservatorio del passeggio cittadino. 




venerdì 26 giugno 2020

DELIANUOVA. PANORAMA D'ALTRI TEMPI



Delianuova vista dall'alto (vecchia foto)

martedì 23 giugno 2020

SIT TIBI TERRA LEVIS













S a v e r i o    I T A L I A N O


Educatore e scrittore

venerdì 19 giugno 2020

DON ANTONINO FRISINA ( BIJU)


Una lettrice del blog ha richiamato la nostra attenzione sul poeta deliese Don Antonino FRISINA ,detto Biju,di Giovanni e di Domenica De Marte,nato a Paracorio il 16 gennaio 1832,cui è stato dedicato apposito spazio nelle "PAGINE" . In questo post viene pubblicato,in omaggio al poeta deliese " La cucugghiata" (allodola),tratto dalla commediola " SCIALATA A CARMELIA ".

(La poesia "Lu pacciu pè la guerra" è stata trasferita nella pagina dedicata al  Poeta,dove sarà pubblicata integralmente)                                                                                             






Don Antonino Frisina ( Biju)






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La cucugghiata

Jeu mi divertu cu lu richiamu
ntra la chianura di Carmelia;
li cucugghiati tutti li chiamu
ed idhi tutti veninu a mia.
Tulì nci fazzu ed idhi accossì
a mia rispunduni: Tulì...tulì...

Eccu pè l'aria na cucugghiata
s'arza facendu la prima rota,
e dopo chista n'atra votata
e comu s'arza,vota e rivota,
e mentri vota sempri accussì
canta lu solitu: Tulì...tulì...

Ma non si vidi cchiù nudha cosa.
Nu puntu nirigu sulu cumpari;
senza na rrama undi mu posa
a metat'aria comu pò stari ?
Eppuru stavi e standu accussì
canta lu solitu : Tulì...tulì...

Gaurdatimmilla com'è suspisa !
Suspisa teni l'una e l'atr'ala;
Cala pè ssutta cu lo sò pisu...
si paparija,si cerni e cala.
Ma..parzi furmini !..Modhau accossì...
Modhau lu solitu  Tulì...tulì.




* Tutte le poesie pubblicate in questo blog sono tratte dal libro "LE POESIE di don Antonino Frisina (alias BIJU) " di Don Antonino Licastro. stampato in New Haven,Conn.  U.S.A. - A.D. 1987

venerdì 5 giugno 2020

DELIANUOVA.VIUZZA CARATTERISTICA




Viuzza caratteristica che, fiancheggiando parte di Via Roma e dopo aver attraversato Via Trento, sbocca nella strada che conduce al cimitero. La pavimentazione è stata rifatta in sintonia con l'ambiente circostante. La parte vecchia di Delianuova è  attraversata da una serie di viuzze che s'intersecano con le vie principali, costituendo un vasto reticolato viario. 
(foto di Gaetano Camiciotto)

martedì 26 maggio 2020

DELIANUOVA . QUADRIVIO




Quadrivio (foto anni '70)

martedì 19 maggio 2020

DELIANUOVA . PANORAMA DALLA VILLA COMUNALE .





Foto storica. Delianuova. Panorama visto dalla villa comunale . Nella foto si nota l'assenza del monumento ai caduti, inizialmente posto in posizione frontistante all'accesso - dalle scalinate in pietra verde - alla villa, nonchè della fontana a forma di zampillo. Il rifacimento di Piazza Marconi, ad opera dell'Amministrazione guidata dall'Avv. Giovanni Vocisano, portò ad un radicale cambiamento della stessa.

venerdì 24 aprile 2020

25 APRILE


STORICIZZARE I FATTI DEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE PER GUARDARE AVANTI






Nato a Delianuova, Reggio Calabria, Angelo Principe  é venuto in Canada nel 1957. Come quasi tutti gli italiani di quegli anni, anche Principe  é  andato a vivere nella piccola Italia di College St. e frequentato il bar Capriccio dove i giovani, nuovi arrivati, si incontravano a parlare dei tre soggetti popolari in tutte le epoche: donne, politica, e sport: non necessariamente sempre in quest'ordine, sottolinea l'intervistato.
Al Capriccio ha conosciuto il rimpianto Matteo Federico ch'era in Canada da alcuni anni e sono diventati amici carissimi. Matteo, conosciuto col nomignolo di Matteotti per le sue idee socialiste, "mi introdusse - dice Principe - nel mondo politico canadese. Insieme frequentavamo le riunioni del Ccf, partito che poi, nel 1960, venne ribattezzato col nome che ritiene tuttora, Ndp.
Nello NDP, Principe é stato molto attivo: insieme ad altri giovani ha fondato l'Adi, Associazione Democratica Italo-canadese, della quale é stato presidente per molti anni. L'Adi era affiliata al Ndp e funzionava da sezione italiana del partito. Nell'elezioni federali del '72, Principe ha rappresentato il partito nel distretto elettorale di Davenport. E proprio a sostegno della sua candidatura, venne fondato, da lui, da Elio Costa , da Odoardo Di Santo ed altri, Forze Nuove, il settimanale battagliero della sinistra democratica italo-canadese, che ebbe un ruolo non secondario nel successo dell'Ndp nell'elezioni provinciali del 1976.
Nel frattempo Principe ha completato gli studi che aveva interrotto in Italia conseguendo prima una laurea di BA, poi una di Master e infine una laurea Ph. D. dall'Universita` di Toronto, con una tesi sul Concetto d'Italia in Canada. Ha insegnato presso l'Universita` di York e poi, per molti anni, presso Irindale College, l'Universita` di Toronto a Mississauga.
Nel suo campo di studi, storia e letteratura degli italocanadesi, Angelo Principe ha partecipato e continua a partecipare a congressi nazionali e internazionali. E, su questo soggetto, ha pubblicato un gran numero di saggi, un libro personale e due altri libri in collaborazione con altri colleghi: uno, sulla Famee Furlana di Toronto, con Olga Zorzi Pugliese ed un altro, sugli internati italocanadesi, con Franca Iacovetta e Roberto Perin.
Le pubblicazione piu` recenti sono un saggio sul fascismo tra gli italiani in Canada che è parte di una antologia, Il fascismo e gli emigrati, curato da E Franzina e M. Sanfilippo; e un altro sulle donne italo-canadesi, "Glimpses of Lives in Canada's Shadow: Insiders, Outsiders, and Female Activism in the Fascist Era" parte del volume Women, Gender, and Transnational Lives (University of Toronto Press, 2002) a cura di Donna Garbaccia e Franca Iacovetta.


                                                                      🔷




Anno XXXIII, n. 1 RIVISTA DI STUDI ITALIANI Giugno 2015
1123
TRADUZIONI
Official History of the Canadian Army
in the Second World War
________________________________
Volume II
THE CANADIANS IN ITALY, 1943-45
By
Lt.-Col. G. W. L. NICHOLSON,
Deputy Director, Historical Section, General Staff
Maps drawn by
CAPTAIN C. C. J. BOND
Published by Authority of the Minister of National Defence
____________________________________________
EDMUND CLOUTIER, C.M.G., O.A., D.S.P., OTTAWA, 1956
QUEEN’S PRINTER AND CONTROLLER OF STATIONERY
Translated by
ANGELO PRINCIPE
University of Toronto

NOTE INTRODUTTIVE
ANGELO PRINCIPE
University of Toronto



LE OPERAZIONI DEGLI ALLEATI IN SICILIA E IN CALABRIA
(10 LUGLIO-8 SETTEMBRE 1943)







" Nel pomeriggio del 4 settembre, il general Simonds emanò gli ordini per il giorno seguente. I plotoni di ricognizioni si sarebbero mossi da Gambarie per stabilire nei paraggi di Delianuova una base ferma, capace di controllare gli incroci stradali lungo il versante nordico dell’Aspromonte. Da Delianuova la Divisione si sarebbe mossa lungo due linee di attacco, la III brigata avrebbe avanzato in direzione nord, verso Redicena; e la II brigata si sarebbe inoltrata lungo la parte più alta del terreno, dove si congiungevano le autostrade 111 e112.
Alle otto del mattino del 5 settembre, i Patricias (al comando del Ten-col.C. B. Ware) si spinsero verso Delianuova, paese situato a sedici miglia più a nord. I soldati non erano motorizzati, poiché i mezzi di trasporto erano stati bloccati, da un enorme interruzione stradale, a due miglia a sud di Gambarie. Usando le biciclette trovate nei magazzini militari italiani di Gambarie, i Canadesi pedalarono verso Delianuova, ma furono costretti a portare, con fatica, i loro veicoli sulle spalle nell’attraversare due profondi burroni, dove i ponti erano stati fatti saltare dalla retroguardia tedesca. I soldati della compagnia “B” del 48o Highlanders arrivarono al ponte, detto della “macchina di pippe”, infondo alla vallata, a circa due chilometri da Delianuova. Da Brandano, l’autostrada 112 corre in discesa fino a questo ponte distrutto dalla retroguardia tedesca. Dall’altra parte del ponte, la strada si arrampica verso Delianuova, fino al centro dell’abitato, precisamente fino al palazzo dei Greco, lussuoso edificio signorile che divide Delianuova nelle due frazioni tradizionali, Pedavoli e Paracorio. L’autostrada 112 attraversa Pedavoli sempre in salita; dal palazzo dei Greco in avanti la strada discende e, attraversando il rione di Paracorio, continua allacciando i paesini di Scido, Santa Cristina, Castellace, Oppido, ecc. Arrivati alla “macchina di pippe” e trovando il ponte distrutto, la gran parte dei soldati canadesi abbandonò le biciclette a pignone fisso e camminando entrarono a Delianuova a piedi.
Lo scrivente aveva appena compiuto tredici anni il 10 luglio; e insieme ai suoi coetanei e ai ragazzini qualche anno più giovani o più vecchi, “siamo andati fino alla ‘macchina di pippe’” a ricevere festosamente le avanguardie canadesi che distribuivano a tutti cioccolate e sigarette: infatti, con le sigarette canadesi cominciai a fumare. La popolazione deliese, in maggioranza vecchi, donne e noi ragazzini, li accolse festosamente, qualcuno batteva le mani a “imericani”: soltanto qualche vecchio, ch’era già stato in America e masticava un po’ d’inglese, riusciva a distinguere i soldati per canadesi, per il resto della popolazione, essi erano “imericani”, in senso geografico e apolitico. A Delianuova, precisamente a piazza Delia, la piazza centrale del paese, i Canadesi piazzarono l’ospedale da campo, una enorme tenda con l’insegna vistosa della Croce Rossa.
A Delianuova e nella Calabria in generale, gli anglo-americani furono accolti come liberatori poiché col proseguire della guerra era sempre più sentito il risentimento quasi generale contro il Duce e contro i suoi seguaci locali. E alla caduta del dittatore, la gente diede sfogo ai risentimenti repressi da anni, come viene documentato in alcuni passaggi dei capitoli tradotti di questo libro.
La Calabria non presentò alcuna difficoltà militare agli alleati che la occuparono senza molta fatica, eccetto per qualche sporadica azione intrapresa da alcuni reparti italiani sbandati e isolati. Per esempio, un battaglione di paracadutisti della divisione Nembo isolato nelle montagne dell’Aspromonte si scontrò più di una volta con le truppe occupanti, mentre cercava una strada per raggiungere il grosso delle truppe italiane o tedesche in ritirata. Gli Alleati si impossessarono della Calabria in una settimana e senza intraprendere una vera e propria battaglia né con i tedeschi né con gli italiani."







💀 L'apparecchiu mericanu jetta bumbi e sindi vai.









Caduti italiani in Alabama (USA)


… non ha importanza quale fosse la loro divisa, quale religione professassero o quali idee politiche avessero, quando penso a loro, riesco a vedere solo le loro madri …

Nel 1943, 50.000 militari italiani vennero fatti prigionieri dagli alleati durante le operazioni belliche svoltesi in Tunisia ed in Sicilia e trasferiti in campi di concentramento negli Stati Uniti.
I campi di concentramento furono costruiti o in basi militari esistenti o in siti distanti dalle principali città e centri industriali.
Tra il 1943 e il 1946, oltre 3.500 soldati tedeschi e italiani furono internati a Fort McClellan, nella contea di Calhoun, nell’Alabama nord-orientale.
Negli Stati Uniti persero la vita in prigionia 165 italiani e vennero sepolti in cimiteri delle Forze Armate USA, realizzati nell’area dei Presidi (Forti) Militari.


👉 DA UNA PARTE 











👉 DALL'ALTRA PARTE  


 


ll libro di Nando Giardini, come traspare dal titolo, è una rivisitazione dell’epoca, appassionata e suggestiva, ma fedele e obiettiva, senza rancore e con distaccata serenità anche quando ricorda lo strazio delle celle di punizione o tratta delle traduzioni con i pesanti “ferri da campagna” stretti ai polsi, dapprima per essere messi a disposizione dell’OSS (Servizio segreto americano) nel carcere napoletano di Poggioreale. Per alcuni, poi, fu ritenuto necessario tradurli ancora nel carcere  romano di Regina Coeli. Quindi furono riportati tutti nel carcere di Catanzaro per il processo imbastito dal Tribunale Militare Territoriale di Guerra, durato fino all’aprile del 1945, e dopo la condanna, dispersi in parte nel carcere di Melfi (PZ) e in parte nel penitenziario di Procida.
   Di queste vicende carcerarie, opportunamente integrate con contemporanei, incantati ricordi della vita in libertà, con citazioni letterarie, con l’introspezione delle reazioni alle situazioni drammatiche in cui fu coinvolto, Nando Giardini riesce a darci un corale cantico lirico, avvincendo il lettore fino all’ultima pagina.




Aderirono alla R.S.I. ( Repubblica Sociale Italiana)



  
ALBERTAZZI Giorgio
attore- Sottotenente  della  Legione Tagliamento – GNR  , proveniente dalla Scuola A.U. Lucca
AMERI Enrico
giornalista sportivo-Militò nella GNR durante la  R.S.I.
AMICUCCI  Ermanno
Scrittore -Fra i giornalisti e scrittori che vivono l'esperienza della R.S.I. troviamo Ermanno Amicucci
ANGELINI Cinico
Maestro musica-Fra gli artisti ritroviamo al Nord, nella R.S.I., il maestro Cinico Angelini
BARTALI GINO
Ciclista-Aderisce alla R.S.I. nella GNR motociclisti.
BUZZATI Dino
Scrittore -Fra i giornalisti e scrittori che vivono l'esperienza della R.S.I. troviamo Dino Buzzati 
CAPORILLI Pietro
Scrittore Fra i giornalisti e scrittori che vivono l'esperienza della R.S.I. troviamo Pietro Caporilli
CARBONI Oscar
Cantante-Fra gli artisti ritroviamo al Nord, nella R.S.I., Oscar Carboni
CARRARO Tino
Attore -Fra gli artisti ritroviamo al Nord, nella R.S.I., Tino Carraro..
CHIARI  Walter
Attore -militò nelle  Decima Mas collaborò al  suo settimanale con il  titolo "L'Orizzonte", con una tiratura di cinquantamila copie, quale autore di vignette umoristiche….dopo la Liberazione fu prigioniero nel campo di Coltano, vicino a Pisa.
COPPOLA Goffredo
Aderiscono alla R.S.I. uomini del mondo della cultura come Goffredo Coppola
DANIELLI Giotto
Aderiscono alla R.S.I. uomini del mondo della cultura come Giotto Dainelli che scrive su ”Italia e Civiltà” un giornale cattolico di ispirazione fascista uscito a Firenze nel gennaio ‘44
DAPPORTO Carlo
Fra gli artisti ritroviamo al Nord, nella R.S.I., Carlo Dapporto
DEL BOCA Angelo
Il futuro storico antifascista Angelo Del Boca aderisce alla R.S.I. convinto sia "la repubblica ideale", inquadrato come ufficiale nella Monterosa partecipa allo sfondamento in Garfagnana e viene proposto per la "croce di ferro" germanica, ma  negli ultimi mesi di guerra passa nelle file partigiane.
DORDONI Pino
Sportivo – Aderisce alla RSI ed alla fine della guerra viene rinchiuso a Coltano
DUCATI Pericle
Aderiscono alla R.S.I. uomini del mondo della cultura come Pericle Ducati,che collabora a La Settimana, suppl. del Resto del Carlino diretto da Giorgio Pini
ERCOLE Francesco
Fra i giornalisti e scrittori che vivono l'esperienza della R.S.I. troviamo Franceso Ercole (direttore della "Nuova antologia", edita da Mondadori,    cui collabora anche mons. Luigi Martini)
FERRATI Sarah
Fra gli artisti ritroviamo al Nord, nella R.S.I.,Sarah Ferrati
FO Dario
attore-Militò nella R.S.I. tra i Paracadutisti e partecipò, assieme ad E.M.Salerno, alla riconquista del caposaldo di Cannobbio,  nell’Ossola, nell’ottobre 1944.
GAMBETTI Dario
Pittore-Prigioniero degli americani, dopo l’8 settembre 1943 si rifiuta di “collaborare” e viene rinchiuso nel campo dei “fascisti”
GELLI Licio
Factotum del GUF di Pistoia pur non avendo fatto la scuola media… Volontario in Spagna con le CCNN… Factotum del federale di Pistoia….nel 1943 collabora con i tedeschi con il grado di sergente maggiore delle SS, giura fedeltà alla R.S.I ma fa il doppio gioco con i partigiani che gli daranno certificati di credito
GIORGIERI Licio
Ten Col. Aereonautica , cl. 1925, ucciso dalle BR- Era alla Scuola Allievi Ufficiali della GNR a Modena, poi sottotenente al Battaglione Granatieri della Guardia.. .Non rinnegò mai il suo passato.
GIOVANNINI Alberto
Fra i giornalisti e scrittori che vivono l'esperienza della R.S.I. troviamo Alberto Giovannini
GOTTA Salvatore
Poeta, piemontese,autore delle parole di Giovinezza , durante la R.S.I. collabora a La Settimana, suppl. del Resto del Carlino diretto da Giorgio Pini 
GOVI Gilberto
Durante la R.S.I.....Gilberto Govi, ritornato sulle scene dopo molti anni, nella sua Genova, ha devoluto l'intero incasso della prima serata a beneficio della sottoscrizione per un Mas alla Marina Repubblicana.
GOVONI Corrado
scrittore poeta-...Aderiscono alla R.S.I. uomini del mondo della cultura come Corrado Govoni
GRANZOTTO Gianni
giornalista- Fra i giornalisti e scrittori che vivono l'esperienza della R.S.I. troviamo Gianni Granzotto
INTERLANDI Teresio
Fra i giornalisti e scrittori che vivono l'esperienza della R.S.I. troviamo Teresio Interlandi..
KRAMER Gorni
Fra gli artisti ritroviamo al Nord, nella R.S.I., Gorni Kramer ...La Decima Mas ha il suo settimanale con il  titolo "L'Orizzonte",   e con una tiratura di cinquantamila copie, questo giornale ospita molte delle migliori firme dei momento, fra queste vi è Gorni Kramer..
MANACORDA Guido
Aderiscono alla R.S.I. uomini del mondo della cultura come Guido Manacorda
MANUNTA Ugo
Frai giornalisti e scrittori che vivono l'esperienza della R.S.I. troviamo lo scrittore Ugo Manunta.....La Decima Mas ha il suo settimanale con il  titolo "L'Orizzonte",   e con una tiratura di cinquantamila copie, questo giornale ospita molte delle migliori firme dei momento, fra queste vi è Ugo Manunta.......Il 14 febbraio' 45, Mussolini  autorizza la costituzione del l Raggruppamento Nazionale Repubblicano Socialista, che in breve si ritrova con due-tremila iscritti, Aderiscono, fra gli altri  Ugo Manunta, l'antifascista socialista Gabriele Vigorelli, l'anarchico Puivio Zocchi, il comunista libertario Germinal Concordia
MARCHESI Concetto
Accademico d’Italia, confermato dal ministro Biggini, durante la R.S.I., rettore dell’Università di Padova 
MARINETTI Filippo Tommaso
scrittore poeta- Aderiscono alla R.S.I. uomini del mondo della cultura come Filippo Tommaso Marinetti
MASTROIANNI Marcello
militare della R.S.I. in servizio a Dobbiaco, nei ranghi dell'Istituto geografico militare e poi della Todt.
NAVARRINI Nuto
Fra gli artisti ritroviamo al Nord, nella R.S.I., Nuto Navarrini insignito del grado di capitano delle Brigate Nere
NAZZARI Amedeo
Fra gli artisti ritroviamo al Nord, nella R.S.I., Amedeo Nazzari
OJETTI UGO
Scrittore.  Aderiscono alla R.S.I. uomini del mondo della cultura come Ugo Ojetti
OPPO Cipriano Efisio
Aderiscono alla R.S.I. uomini del mondo della cultura come Cipriano Efisio Oppo
OSIRIS Wanda
Fra gli artisti ritroviamo al Nord, nella R.S.I., Wanda Osiris
PAVESE Cesare
Pavese è autore di un paio di lettere di sottomissione al Duce e simpatizzò per la R.S.I
POZZO Vittorio
Fra i giornalisti e scrittori che vivono l'esperienza della R.S.I. troviamo Vittorio Pozzo
 RADIUS Emilio
Fra i giornalisti e scrittori che vivono l'esperienza della R.S.I. troviamo Emilio Radius
RAMPERTI Marco
Fra i giornalisti e scrittori che vivono l'esperienza della R.S.I. troviamo Marco Ramperti
RANDONE Salvo
Fra gli artisti ritroviamo al Nord, nella R.S.I., Salvo Randone
ROCCA Massimo
ex anarchico, interventista, collabora all’Avanti, fascista, si staccò dal fascismo durante il Regime, aderì però poi alla R.S.I., ridivenne antifascista dopo il ‘45
ROLL Vera
Fra gli artisti ritroviamo al Nord, nella R.S.I., Vera Roll, compagna di Nuto Navarrini e stella della rivista,
ROSSI  KOBAU Lionello
padre di Paolo Rossi, comico di sinistra, bersagliere volontario della R.S.I., autore di un libro 
ROSSO di San Secondo
Fra i giornalisti e scrittori che vivono l'esperienza della R.S.I. troviamo Rosso di S.Secondo
RUINAS Stanis
Fra i giornalisti e scrittori che vivono l'esperienza della R.S.I. troviamo Stanis Ruinas...(Salvatore Francia-L’altro Volto Della Repubblica Sociale Italiana , ed.Barbarossa, Saluzzo CN 1988)[1]
SALCE Luciano
 regista di sinistra -A Coltano ..affluirono ben 35mila prigionieri di guerra delle unità della R.S.I., e di un numero imprecisato di civili, rei di essere fascisti e collaborazionisti. Fra  cui il regista Luciano Salce
SALERNO Enrico Maria
attore- Allievo Ufficiale della Scuola GNR di Varese- partecipò, assieme a Dario Fo, alla riconquista del caposaldo di Cannobbio, nell’Ossola, nell’ottobre 1944.
SALVO Aldo
giornalista RAI-ex-ufficiale dellAviazione R.S.I., autore di “Mal di Roma”,romanzo autobiografico. (Carlo Mazzantini- I balilla andarono a Salò-ed.MaR.S.I.lio, Venezia, 1995, pag.39)
SOFFICI Ardengo
Scrittore- Aderiscono alla R.S.I. uomini del mondo della cultura come Ardengo Soffici che scrive su ”Italia e Civiltà” giornale cattolico di ispirazione fascista uscito a Firenze nel gennaio ‘44
SPADOLINI Giovanni
Segretario PRI- Spadolini scrive nel,1944:"Tra Fascismo e antifascismo, sempre il Fascismo,tra il nemico e l'alleato tedesco, sempre l'alleato tedesco"(La Stampa 23/4/94)..... Giovanni Spadolini su Italia e Civiltà del 15 febbraio 1944 (cioè sei anni dopo le leggi razziali), si lamentava che il fascismo avesse perso "a poco a poco la sua agilità e il suo dinamismo rivoluzionario, proprio mentre riaffioravano i rimasugli della massoneria, i rottami del liberalismo, i detriti del giudaismo".
TOGNAZZI Ugo
attore-combattente della R.S.I., della Brigata Nera di Mantova .
VIANELLO Raimondo
attore- Militò nella R.S.I nei bersagliere ed a guerra finita fu imprigionato a Coltano  il fratello era tenente di vascello della X Mas
VOLONTE’ Mario
padre di Gian Maria, … Il  16 setembre 1943, nella Casa della GIL, in piazza Bernini 2 , viene costituito ufficialmente il Partito Fascista Repubblicano di Torino, tra  il gruppo di fondatori, il conte Gaschi, Pernice e Mario Volontè….. poi tenente della Brigata Nera Capelli ,di Torino,  e Comandante il Presidio di Chivasso. Il 30 novembre del 1944 , Mario Volontè, , dopo esser stato fermato dai fascisti stessi, viene denunciato dalla Federazione al Consiglio Militare per malvessazioni e soprusi contro la popolazione. Arrestato e condotto alle Carceri Nuove, verrà trasferito nella Fortezza di Pinerolo, dove resterà recluso sino alla fine della guerra…